Tra Sette e Ottocento si diffusero in Europa nuove consuetudini musicali, in particolare nel repertorio da camera, favorite dal crescente ruolo assunto da un nuovo genere di appassionati appartenenti al ceto ascendente della borghesia. Il complesso cameristico più in voga divenne il quartetto d’archi cui presto si aggiunse il flauto, strumento che conobbe subito un grande successo.